Fondazione Breed Art presenta:
Shoot-ex
Riflessione su esperimenti di (foto)shooting
28.05-09.07.2022
La foto può essere uno strumento per catturare la realtà, ma che succede se non ci piace quello che vediamo?
Mentre gli shooting diventano sempre più abituali nella comunicazione mediatica mondiale, Shoot-ex è una mostra incentrata su (foto)shooting insoliti, gli esperimenti.
Dieci artisti internazionali sono invitati ad esporre vecchie e nuove opere d’arte fotografica, basate sulla loro curiosità di sperimentare tecniche diverse.
Stefano Bonacci, Federico Bonelli, Attilio Brancaccio, Francesco Candeloro, Zachary Formwalt, Edland Man, Monica Ragazzini, Tatjana Todorovic, Virginia Monteverde e Went & Navarro
riempiranno il white cube di Breed Art Studios con il loro esperimenti di (foto)shooting, creati utilizzando processi vari, come la lunga esposizione, la sovraesposizione, la manipolazione in camera oscura e digitale.
L’inaugurazione avrà luogo sabato 28 maggio
presso Breed Art Studios
Het Laagt 178, Amsterdam, dalle 17:00 alle 20:00
Shoot-ex, a cura di Luca Rezzolla,
sarà visibile fino a sabato 9 luglio 2022
orario di apertura: gio | ven | sab 2 pm-6 pm
Shoot-ex panorama
Monica Ragazzini
Piazza Affari – Passante
Stampa inkjet flatbed su specchio, 2014, dimensioni variabili x 59 H
Ed 1 + 3 a.p.
La serie ‘Piazza Affari‘ consiste in ritratti anonimi di uomini d’affari fotografati per strada a loro insaputa nella pausa pranzo nel centro di Milano.
La città famosa per la moda ma anche come centro degli affari si riflette sulle movenze e sui visi di questi uomini.
Francesco Candeloro
“The Times of the Light” ed. 1/7
Le opere fotografie sono stampate con procedimento lmbda sono scatti notturni con apertura del diaframma lungo un minuto così da far lavorare l’immagine dalla luce della luna o artificiale che c’è nel luogo.
Da sinistra in alto: “Ostia”, 2012, “Venezia – V2”, 2012 “Croazia”, 2012, “Lagosta”, 2012 “Libano”, 2011, “Venezia – V1”, 2008
Attilio Brancaccio
“The Voodoo’s Gang” Fotogrammi, 2011-2014
Fotogramma: immagine fotografica realizzata senza macchina fotografica, posizionando oggetti sulla superficie di un materiale fotosensibile ed esponendola alla luce.
Virginia Monteverde
“Transfer #1”, 2022
Schermo televisivo ripreso con uno smartphone. Una successiva lunga esposizione controllata crea l’effetto di trasferimento dei corpi nello spazio.
Stampa fine art montata su Dibond.
Edland Man
“Naomi”, 1993
Foto scattata su pellicola negativa trasferita su pellicola grafica stampata in b/n e dipinta su stampa.
Stefano Bonacci
“Dipingere con la luce”, 2006.
Realizzate in camera oscura esponendo la carta fotografica direttamente alla luce dell’ingranditore e coprendola con mascherine utilizzando tempi diversi.
Zachary Formwalt
Unsupported Transit
(dopo Étienne-Jules Marey), 2011
Due fotografie composite, ciascuna composta da oltre 2000 fotografie scattate nel cantiere della Borsa di Shenzhen.
Tatjana Todorovic
Lilium, 2013, Parrots are back …, 2014
Angel hours – 2017, A night walk – 2015
Tatjana utilizza sfocature ottenute con tecniche di ” fuori fuoco” e di “lunga esposizione”.
Le sue opere rappresentano una natura eterea del mondo e un modo di comunicare con lo spettatore.
Federico Bonelli
EPQ – the door to the desert – protoquadro
software generativo su materiale fotografico 2022, ed. 1
Gli scatti originali vengono mescolati utilizzando un algoritmo deterministico. Pur rimanendo simile a se stessa, l’immagine cambia costantemente in modo imprevedibile. Ogni sguardo cadrà su una configurazione unica e irripetibile. Gli scatti sono stati realizzati nella primavera del 2022 tra il nord della Francia e la spiaggia di Alassio in Liguria.
“Sulle venature di una porta chiusa, come appesa e costantemente grattata via, scorrono momenti casuali e inconsapevoli nel tramonto di una civiltà obsoleta. La porta rimane chiusa”.
Went & Navarro
Went & Navarro sono creatori di immagini. Sia nei lavori commissionati che in quelli non commissionati, c’è sempre una continua ricerca e un desiderio di materialità e tattilità dell’immagine. Si potrebbe dire che il loro campo di gioco è il divario o la sovrapposizione tra immagine e oggetto, sia analogico che digitale.
Fotografia al collodio su lastra umida
Nell’ottobre 2011 hanno avviato The Tintype Studio, un progetto fotografico pratico che utilizza la tecnica del collodio a umido ( circa 1850). Non era previsto, ma questo sembra creare un equilibrio perfetto tra il loro lavoro (per lo più digitale) e il loro fascino di designer per l’oggetto materiale. Quello che era iniziato come passione curiosa di Arjen Went, è ora diventato un progetto in corso che li incoraggia a creare immagini come oggetti.
Cianotipia
In seguito Manon Navarro si dedicò maggiormente all’artigianato e alle tecniche di stampa. Si è perfezionata nella stampa, in particolare nelle tecniche di stampa diretta come la cianografia, che danno origine ai cosiddetti cianotipi. Negli ultimi tre anni ha lavorato su cianotipi XL, realizzando fotogrammi di oggetti esistenti (fiori, piante e così via), ma ora è alla ricerca di forme più astratte, stratificate e piegate. Ora che la parte chimica della stampa è sotto “controllo”, è interessante il modo in cui manipola le tonalità di blu in modo che diventino più deteriorate (serie Bluefilter). A questo punto, è più attratta da soggetti astratti e grafici che si riferiscono alla natura piuttosto che da soggetti provenienti dalla natura stessa.
Opening Shoot-ex
Foto Luca Rezzolla, Edland Man